So che questo post scatenerà un putiferio.
Non importa.
Non devo candidarmi… non cerco consensi. Il mio scopo è fare divulgazione e contrastare le fake news che sono la vera piaga dei social, e il campo della nutrizione è fin troppo saturo di vecchie e false convinzioni che stentano a morire.
Il consumo di latte e derivati si associa ad un maggiore rischio di sviluppare il cancro della prostata. Il rischio aumenta in maniera proporzionale ai consumi.
Già uno studio del 2016 aveva messo in evidenza questa associazione che è stata confermata da un altro studio di poche settimane fa.
Questi studi non affermano che l’uomo che beve il latte, o mangia formaggi, svilupperà sicuramente il cancro alla prostata ma che è a maggiore rischio rispetto a chi non utilizza questi alimenti.
Un po’ come il fumo… non tutti quelli che fumano sviluppano il cancro ai polmoni, ma il rischio di contrarlo è sicuramente più alto.
Il latte, così come i derivati, non sono essenziali per un’alimentazione sana. Pertanto posso essere limitati o eliminati del tutto senza nessun rischio per la salute, anzi!
Vi ricordo che il latte può essere sostituito, sia per la colazione che per l’uso in cucina, da tantissime bevande a base vegetale, erroneamente chiamate latti, come: il latte di avena, di soia, di riso, di mandorle, di farro ecc. ecc.
Provateci.
Spesso il cambiamento, in meglio, è ostacolato dalla pigrizia e dalle abitudini di una vita… “si è fatto sempre così”
PS
Per chi volesse sapere tutto, ma proprio tutto, sugli studi citati ecco i riferimenti.
1. Mikami K et al. Dairy products and the risk of developing prostate cancer: A large-scale cohort study (JACC Study) in Japan. Cancer Med. Published online October 4, 2021. doi: 10.1002/cam4.4233.
2. Lu Wet al. Dairy products intake and cancer mortality risk: a meta-analysis of 11 population-based cohort studies. Nutrition Journal. 2016;15(1):91-102. doi: 10.1186/s12937-016-0210-9.
“Dott. Bruno Ciaramella”