Vi succede mai di svegliarvi al mattino di buon umore senza un motivo particolare?
E vi succede anche di svegliavi con una sensazione di tristezza o di umore spento senza ragione?
Scommetto di si.
Perché il nostro umore è così mutevole anche in assenza di eventi scatenanti?
Come già detto in altri post, nel cervello c’è un circuito in cui i pensieri vengono generati spontaneamente, senza il nostro controllo.
Noi crediamo di generare i nostri pensieri, in realtà non è così. Specialmente quando non siamo occupati nella soluzione di un problema, e quindi la nostra mente è libera di vagare, questo circuito cerebrale si attiva generando pensieri prendendo spunto da eventi passati, da sensazioni presenti e da proiezioni
possibili future.
Così si crea un vero e proprio film.
L’espressione popolare “Ti stai facendo un film in testa” è quanto mai vera!
La “qualità” di questi pensieri (nel senso di belli o brutti) è influenzata dalla nostra educazione, cultura, esperienze ma anche tabù, credenze, condizionamenti.
Nulla di male in tutto questo.
Il problema sorge quando, lasciandoci catturare dal flusso di questi pensieri, ci immergiamo totalmente fino ad identificarci con essi e, di conseguenza, sperimentiamo come reali sensazioni ed emozioni proprio come quando ci lasciamo prendere completamente da un film alla TV.
Tuttavia, mentre nel caso della TV siamo consapevoli che le nostre emozioni, per quanto intense, sono secondarie ad eventi non reali, nel caso dei nostri pensieri crediamo che siano reali.
Il punto sta tutto qui.
La vita reale, quella oggettiva, non è come quella rappresentata dai nostri pensieri. Essi interpretano (ma non rappresentano) la realtà sulla scorta di tutte le limitazioni (cultura, tabù, educazione, esperienze ecc.)
descritte prima.
Questa conoscenza è importante perchè deve indurci a non prendere troppo sul serio i pensieri che scorrono nella nostra mente.
NOI NON SIAMO I NOSTRI PENSIERI, NOI SIAMO QUELLA PARTE CHE E’
CAPACE DI ESSERE CONSAPEVOLE DEI PROPRI PENSIERI.
Questi sono solo rappresentazioni immaginarie della realtà, né dare tanto peso, di conseguenza, alle emozioni ad essi conseguenti.
Quando ci si sente abbattuti, tristi, depressi, non prendiamoci troppo sul serio. Acquisiamo consapevolezza che ci siamo lasciati coinvolgere nel film della nostra mente e che quello che sperimentiamo non è reale: sono solo emozioni passeggere.
Più diventiamo consapevoli che la nostra vera essenza è quella che è capace di osservare i pensieri, ma non è “i pensieri”, più diventeremo immuni alle tempeste emozionali che condizionano il nostro sentirci bene o
male.
Lasciamo pure che il cervello faccia il suo lavoro, generare pensieri, e alleniamoci a scegliere quelli che ci sono utili, guardando con simpatico distacco quelli che non ci piacciono.
E’ un po’ come riprendere il controllo del telecomando della nostra testa.
Possiamo scegliere il film che ci piace o che ci è più utile.
Tanto nulla è reale se non la consapevolezza stessa.
“Dott. Bruno Ciaramella”