E LE UOVA? FANNO BENE O MALE?

In questi ultimi tempi si è molto parlato delle uova.
in particolare si è contestato il loro ruolo nell’indurre un aumento del colesterolo nel sangue.

Alcuni studi hanno, infatti, dimostrato che le uova non svolgono un ruolo rilevante nell’indurre un incremento del colesterolo nel sangue per cui una loro limitazione nell’alimentazione non sarebbe giustificata.

Questa osservazione, tra l’altro già nota da tempo, è stata accolta con grande entusiasmo da chi era abituato a consumare grosse quantità di uova vedendo svanire la preoccupazione di possibili danni per la salute conseguente ad una loro frequente assunzione.

Ma le cose non stanno così.

Ridurre la “questione uova” al loro contenuto in colesterolo è un modo molto miope e limitato per affrontare la questione.

Le uova, infatti, non contengono solo colesterolo che probabilmente non è neanche il principale nutriente che può creare problemi.

Le uova possono avere un impatto negativo sulla salute cardiovascolare (infarto, ictus, problemi circolatori agli arti…) per il loro contenuto in altri componenti come i grassi saturi e la colina.
Quest’ultima viene trasformata, dalla flora batterica intestinale, in una molecola chiamata TMAO che ha la capacità di favorire la placca aterosclerotica.

Questo effetto è potenziato dal concomitante consumo (specialmente se eccessivo) di carne e pesce che sono ricchi in altre sostanze (come la carnitina e la betaina) che subiscono da parte della flora batterica la stessa trasformazione in TMAO

In sintesi, se è vero che le uova non incidono molto sul colesterolo nel sangue è anche vero che il problema delle malattie cardiache non è riconducibile solo al colesterolo.
Le uova, per il loro possibile ruolo nell’incrementare il livelli di TMAO devono essere comunque consumate con prudenza e senza esagerare.

Ma questo vale per tutto, non solo per le uova.

A tale proposito ne approfitto per ricordare che una fonte importante di TMAO è rappresentata anche dall’assunzione, come integratore, di carnitina a scopo sportivo.

Dott. Bruno Ciaramella