LA DIETA ANTINFIAMMATORIA

L’infiammazione è la principale causa delle malattie moderne.
L’obesità, il diabete, l’infarto, l’ictus, il cancro ecc. hanno tutti, alla loro base, uno stato infiammatorio cronico.
L’infiammazione di cui parlo non è quella del ginocchio gonfio se subiamo un trauma o del dente quando ci fa male.
L’infiammazione cui mi riferisco è molto più subdola e pericolosa, parlo dell’infiammazione “di basso grado”, uno stato infiammatorio persistente di qui non siamo consapevoli, perché non arreca fastidi, ma che lentamente e silenziosamente danneggia tutti i nostri organi ed apparati.
Un’arma molto efficace e potente per contrastare questa infiammazione silenziosa è l’alimentazione.
La dieta antinfiammatoria per eccellenza è quella che si basa sul consumo prevalente, ed in alcuni casi esclusiva, di frutta, verdura, legumi, the o caffè.
Questo tipo di alimentazione non solo è capace di prevenire, e in alcuni casi curare, le malattie croniche degenerative ma si è dimostrata anche la più efficace, rispetto agli altri stili alimentari, di ridurre il rischio di sviluppare demenza in età avanzata.
Sappiamo tutti quanto la demenza sia diffusa e quanta sofferenza causi nelle famiglie che devono farsi carico di un congiunto affetto da questa condizione.
Ebbene, l’alimentazione è un fattore di stile di vita che dipende unicamente dalle nostre scelte, è sotto il nostro controllo, e potrebbe svolgere un ruolo nel combattere l’infiammazione, uno dei percorsi biologici che contribuiscono al rischio di demenza e deterioramento cognitivo.
 
“Dott. Bruno Ciaramella”