Sono anni che vado ribadendo che l’olio extravergine di oliva è l’alimento che fa la differenza tra la dieta mediterranea e gli altri stili alimentari praticati nel mondo.
Ho sempre creduto, infatti, che il largo consumo di questo olio è una delle buone pratiche, tra molte altre, che consente agli italiani di essere tra i popoli più longevi al mondo.
Ora, finalmente, se ne è accorta anche l’FDA, (Food and Drug Admistration, la massima autorità statunitense che si occupa della regolamentazione dei prodotti alimentari e farmaceutici).
Infatti, l’FDA ha consentito ai produttori di questo olio di apporre sull’etichetta una nuova “dichiarazione sulla salute qualificata”.
Questo pronunciamento è particolarmente importante in quanto la classe medica statunitense, compresi i nutrizionisti, hanno sempre data porca importanza all’olio extravergine d’oliva non comprendendone la differenza rispetto agli altri tipi di grassi.
Tuttavia, affinché l’olio extravergine di oliva possa espletare appieno le sue proprietà salutistiche è necessario che “non venga aggiunto” agli altri grassi già presenti nella dieta ma piuttosto li vada a “sostituire” in modo tale che l’apporto calorico complessivo sia costante.
Quindi più olio extravergine di oliva e meno grassi saturi derivanti dai prodotti animali.
Dott. Bruno Ciaramella