O SI PASSA PIU’ TEMPO IN CUCINA O SI PASSA PIU’ TEMPO IN OSPEDALE
Negli ultimi 40 anni, nel mondo, il numero di bambini e adolescenti obesi (tra i 5 e 19 anni) è aumentato di 10 volte.
In Italia la percentuale di bambini e adolescenti obesi è aumentata di quasi 3 volte nel 2016 rispetto al 1975.
Nel periodo preso in esame, l’obesità nei bambini e negli adolescenti è aumentata da meno dell’1% nel 1975 (pari a 5 milioni di ragazze e 6 milioni di ragazzi) a quasi il 6% nelle ragazze (50 milioni) e quasi l’8% nei ragazzi (74 milioni) nel 2016.
Nel 2015, in Italia, il 35,3% della popolazione era in sovrappeso e il 9,8% (in pratica 1 persona su 10) era obesa. Complessivamente, il 45,1% dei soggetti di età>18 anni presentava un eccesso ponderale.
Cosa ci dicono questi numeri?
Niente di buono, anzi conducono a considerazioni piuttosto pessimistiche.
Ci dicono che a dispetto di una informazione sempre più ampia e diffusa si ha un imbarbarimento dello stile di vita e di quello alimentare in particolare.
Ci rivelano che i bambini non vengono seguiti come si dovrebbe, relativamente all’educazione alimentare, ma assecondati e abbandonati di fronte ad una quantità praticamente illimitata di cibo (ovviamente di pessima qualità).
Mettono in evidenza che mentre tutti sono bravi a sentenziare e a diventare esperti sui social, nascosti dietro allo schermo e a una tastiera di pc, si rivelano poi sprovveduti quando si tratta di curare la propria alimentazione (leggi benessere) e quella dei propri figli.
Ma quello che è ancora più grave in assoluto è la mancata percezione di come la cattiva alimentazione, specialmente se complicata da accumulo di grasso, influisca pesantemente sullo stato di salute essendo tra le prime cause di diabete, infarto, ictus, diabete, cancro.
Stiamo parlando di dati chiari, evidenti, inequivocabili.
La pessima alimentazione attuale, combinata all’eccesso di peso nei bambini e ragazzi, comporterà un evento assai grave: essi potrebbero morire prima dei loro stessi genitori in quanto stroncati precocemente dalle malattie prima citate.
La soluzione?
Molto più semplice di quanto si possa pensare.
Trascorrere più tempo in cucina.
E’ facile: o si passa più tempo in cucina o si passa più tempo in ospedale.
Dott. Bruno Ciaramella